Coefficiente di adeguatezza patrimoniale

Il coefficiente di adeguatezza patrimoniale misura la capacità di una banca di adempiere ai propri obblighi confrontando il proprio capitale con il proprio patrimonio. Le autorità di regolamentazione monitorano questo rapporto per vedere se qualche banca è a rischio di fallimento. L'intento alla base del loro monitoraggio è proteggere il sistema finanziario dagli effetti negativi di eventuali fallimenti bancari, compresa la protezione dei fondi dei depositanti bancari. Il calcolo del coefficiente di adeguatezza patrimoniale è:

(Capitale di classe 1 + Capitale di classe 2) ÷ Attività ponderate per il rischio = Indice di adeguatezza patrimoniale

Il numeratore del calcolo include il tier 1 e tier 2. Il capitale di classe 1 può essere utilizzato per assorbire le perdite senza che una banca debba interrompere le proprie operazioni. È possibile accedere al capitale di classe 2 chiudendo le operazioni e vendendo attività, che è un tipo più estremo di sicurezza contro i rischi.

Il capitale di classe 1 indicato al numeratore include il capitale sociale ordinario, le riserve di entrate certificate, i benefici fiscali futuri e le attività immateriali. Il capitale di classe 2 indicato al numeratore include utili non certificati, accantonamenti generali per crediti inesigibili, riserve di rivalutazione, debito subordinato perpetuo, azioni privilegiate cumulative perpetue e debito subordinato.

Quando questo rapporto è alto, indica che una banca dispone di una quantità di capitale adeguata per far fronte a perdite impreviste. Quando il rapporto è basso, una banca è a maggior rischio di fallimento e quindi le autorità di regolamentazione possono richiedere alle autorità di regolamentazione di aggiungere più capitale.

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